domenica 23 maggio 2010

Che vuol dire annebiamento?

Tutto quello che limita l'espressione del divino nella tua vita, amore spirituale, creatività, gioia di vivere, stato animico positivo, apprezzamento degli altri, fluidità, eventi fortunati, umanitarianismo, generosità... L'annebbiamento mondiale è prodotto dal pensare e sentire negativamente attraverso tempo, condizionamento, "educazione", memoria di dolore, paura, materialismo, egoismo, pregiudizio, dipendenze, autosabbotaggio, eredità di famiglia e nazione, pensiero e impulsi negativi. Questa terapia auita a desidentificare con gli annebiamenti e ridentificare con l'anima e l'amore spirituale.

L’amore spirituale può essere rivolto al proprio Paese, ad uno scopo, alla verità, alla giustizia, all’etica, alla gente, alla natura, al servizio e al Divino. Quando prevale l’amore spirituale, animosità, odio, ira o gelosia non possono esistere. Nell’amore spirituale c’è armonia poiché questo sentimento automaticamente elimina la dipendenza e la tendenza a controllare gli altri, assicura gentilezza, premure e comprensione. L’amore vero sgorga dall’anima ed ad essa si rivolge, vede gli altri come esseri spirituali, come anime. Ogni persona, interiormente completa e indipendente è capace di interagire con tutti ed è meno disturbata dalle circostanze avverse. Essa vede le nubi e le tempeste come opportunità per esercitare la propria forza e risorse interiori.

martedì 18 maggio 2010

Meditazione Plenilunio

MEDITAZIONE PLENILUNIO:

NOTA CHIAVE dell'Avvicinamento alla Gerarchia durante il plenilunio:
"Colui che sta di fronte alla luce ed è stabile nella sua radiosità è cieco ai problemi del mondo degli uomini; egli avanza sulla via illuminata verso il grande Centro di Assorbimento. Ma colui che sente la spinta a procedere su quella via, amando tuttavia il fratello sul sentiero oscuro, si volta sul piedistallo di luce e imbocca l'altra via."
"Si volge alle tenebre e allora i sette punti di luce che ha in sé trasmettono la luce che si propaga all'esterno ed ecco! Il volto di coloro che sono sulla via oscura riceve quella luce. Per essi la via non è più così oscura. Dietro ai guerrieri – fra la luce e le tenebre – splende la luce della Gerarchia."
MEDITAZIONE: FARE ENTRARE LA LUCE
I. FUSIONE DI GRUPPO. Affermiamo il fatto della fusione e integrazione di gruppo nel cuore del nuovo gruppo di servitori del mondo, intermediario tra la Gerarchia e l'umanità.
Sono uno con i miei fratelli di gruppo,
tutto ciò che possiedo è loro.
Possa l'amore che è nella mia anima riversarsi su di loro.
Possa la forza che è in me elevarli e aiutarli.
Possano i pensieri creati dalla mia anima raggiungerli e incoraggiarli.
II. ALLINEAMENTO. Proiettiamo una linea di energia illuminata verso la Gerarchia spirituale del pianeta, il cuore planetario, il grande Ashram di Sanat Kumara, e verso il Cristo al centro della Gerarchia. Estendiamo la linea di luce verso Shamballa, il centro dove il Volere di Dio è conosciuto.
III. INTERLUDIO SUPERIORE. Manteniamo la mente contemplativa aperta alle energie extraplanetarie che affluiscono in Shamballa e vengono irradiate attraverso la Gerarchia. Usando l'immaginazione creativa, cerchiamo di vedere i tre centri planetari – Shamballa, Gerarchia e Umanità – allinearsi gradualmente e interagire.
IV. MEDITAZIONE. Riflettiamo sul pensiero seme usando LA NOTA CHIAVE appropriata al segno zodiacale (vedi lista sotto per ogni mese):


Plenilunio CANCRO 26 Giugno:"Costruisco una casa illuminata e vi dimoro."

V. PRECIPITAZIONE. Usando l'immaginazione creativa visualizziamo le energie di Luce, Amore e Volontà di Bene che si riversano su tutto il pianeta e si ancorano sulla Terra nei centri predisposti sul piano fisico, attraverso i quali il Piano può manifestarsi. (Usiamo la sestuplice progressione dell'Amore divino come sequenza per la precipitazione dell'energia: Shamballa/Gerarchia/il Cristo/il nuovo gruppo di servitori del mondo/uomini e donne di buona volontà di tutto il mondo/centri fisici di distribuzione).
VI. INTERLUDIO INFERIORE. Rifocalizziamo la coscienza, come gruppo, alla periferia del grande Ashram. Insieme recitiamo l'affermazione:
"Nel centro di tutto l'Amore io sto;
da questo centro io, l'anima, voglio espandermi;
da questo centro io, colui che serve, voglio lavorare.
Possa l'amore del Sé divino espandersi nel mio cuore,
attraverso il mio gruppo e nel mondo intero."
Visualizziamo l'afflusso spirituale discendente liberato da Shamballa attraverso la Gerarchia, che si riversa nell'umanità attraverso il canale preparato. Consideriamo come queste energie affluenti stabiliscono il "Sentiero di Luce" per il veniente Istruttore del Mondo, il Cristo.
V. DISTRIBUZIONE. Recitando la Grande Invocazione visualizziamo Luce, Amore e Potere che effondendosi dalla Gerarchia penetrano nei cinque ingressi planetari (Londra / Darjeeling / New York / Ginevra / Tokio) irradiando la coscienza di tutto il genere umano.
LA GRANDE INVOCAZIONE
Dal punto di Luce entro la Mente di Dio
Affluisca luce nelle menti degli uomini.
Scenda Luce sulla Terra.
Dal punto di Amore entro il Cuore di Dio
Affluisca amore nei cuori degli uomini.
Possa Cristo tornare sulla Terra.
Dal centro ove il Volere di Dio è conosciuto
Il proposito guidi i piccoli voleri degli uomini;
Il proposito che i Maestri conoscono e servono.
Dal centro che vien detto il genere umano
Si svolga il Piano di Amore e di Luce
E possa sbarrare la porta dietro cui il male risiede.
OM OM OM
finito meditazione
MEDITAZIONE PLENILUNIO
Il plenilunio è un periodo durante il quale le energie spirituali sono a nostra disposizione in maniera unica e facilitano un rapporto più stretto fra l'umanità e la Gerarchia. Ogni mese le energie affluenti trasportano le qualità specifiche della costellazione dominante in tale periodo; queste energie influenzano successivamente l'umanità, stabiliscono gli "attributi divini" nella coscienza dell'uomo. Come aspiranti e discepoli, noi cerchiamo di incanalare il flusso spirituale nella mente e nel cuore degli uomini e di rafforzare in tal modo il legame tra il regno umano e il regno di Dio. L'ingresso sul Sentiero di Avvicinamento è possibile per gli individui, i gruppi e per l'umanità nel suo insieme, come unità. Energie che normalmente non possono essere contattate, nel periodo di avvicinamento sono disponibili e applicabili, sempre che il contatto avvenga in formazione di gruppo. È così che l'individuo, il gruppo e l'umanità ne vengono arricchiti e vitalizzati.
La parola “nota fondamentale” è stata scelta deliberatamente e significa il suono che precede ogni afflusso maggiore durante la festività di Maggio; queste energie saranno liberate con una solenne cerimonia in ognuno dei tre giorni. Ad ogni cerimonia il Cristo pronuncerà da solo la nuova Invocazione, e la Gerarchia unita intonerà poi una sola stanza (una ogni giorno) invocando luce, amore e volontà di bene. I discepoli e gli iniziati che s’interessano al movimento dei Triangoli http://www.lucistrust.org/it/service_activities/triangles o a quello della Buona Volontà e lo osservano, lo terranno presente mentre recitano la prima e la terza stanza, mentre il nuovo gruppo di servitori del mondo sarà oggetto d’attenzione quando è cantata la seconda stanza.
Vorrei perciò richiamare la vostra attenzione sull’interesse dimostrato dalla Gerarchia per lo sforzo embrionale nel quale siete impegnati e che io iniziai. Vorrei però far notare che l’attenzione concessa non è esclusiva, ma che dovunque siano riuniti in due o tre nel nome del Maestro della Gerarchia, affluirà energia; che dovunque la buona volontà sia lo scopo e susciti uno sforzo in una forma qualsiasi, l’energia della volontà di bene si farà sentire, e che i membri del nuovo gruppo di servitori del mondo sono ben più numerosi dei pochi che conoscete. Oggi sono parecchi milioni. (Messaggio del Wesak 1946 - L’esteriorizzazione della Gerarch

Fasi Lunari e Calendario di Riunioni 2012:

http://www.lucistrust.org/it/meetings_and_events/2012_schedule/2012_moon_chart_europe_australia


NOTA CHIAVE
ARIETE: Avanzo e dal piano della mente governo.
TORO: Io vedo e quando l’occhio è aperto tutto è illuminato.
GEMELLI: Riconosco il mio altro sé e, mentre quello declina, io cresco e splendo.
CANCRO: Costruisco una casa illuminata e vi dimoro.
LEONE: Io sono Quello, Quello sono io.
VERGINE: Sono la Madre e il Figlio, Io, Dio, sono materia.
BILANCIA: Scelgo la viache passa tra due grandi linee di forza.
SCORPIONE: Sono il guerriero e dalla battaglia esco trionfante.
SAGITTARIO: Vedo la meta, la raggiungo e ne scorgo un’altra.
CAPRICORNO: Mi perdo della luce superna, ma a quella luce volgo le spalle.
ACQUARIO: Sono acqua di vita versata agli assetati.
PESCI: Lascio la casa del Padre e ritornando io salvo.

giovedì 13 maggio 2010

FORMULA ABATTINEBBIA

Formula individuale
1. Pensa a come quotidianamente la tua vita di ogni giorno, i tuoi rapporti , sono influenzati dall'annebbiamento.
2. Visualizza la Luce della mente e la Luce della materia (due piccoli palle di luce). Inalzi le due luci nella conscienza, e mischiale insieme. Visualizza la Luce dell'anima. Unisci la Luce dell'anima alle altre due. Medita un minuto sulla splendore della luce unificata.
3. Allinea il corpo energetico, le emozioni e la mente (personalità integrata, collaborando tutti insieme). Devozione della personalità all'anima...Accetazione da parte dell'anima (una energia magnetica).
4. Visualizza l'annebbiamento sul piano astrale, vedi la densa nebbia li soto (la tua piccola parte del annebbiamento colletivo della humanità).
5. Vedi ed ascolta l'anima: l'anima espira il suono OM che rende più splendente la Luce unificata (l'anima da luce e potere alla personalità)
6. Medita sullo splendore e sulla potenza di tale Luce.
7. Concentra tutta la tua forza di volontà (di personalità-anima) dietro la Luce.
8. Con il pensiero, metti in contatto annebbiamento e luce: accetta (riconoscimento) l'annebbiamento e le sue qualità, la luce e la sua potenza.
9. Sprigiona un ampio raggio di luce che illumina la zona nebbiosa e l'attraversa.
10. Dì mentalmente e con forza:
“Il potere della luce impedisce all'annebbiamento di................................................................(identifica il annebbiameno che vuoi dissipare) di riapparire"
“Il potere della Luce nega alle qualità dell'annebbiamento di influire su di me”
“Il potere della Luce distrugge la vita esistente dietro l'annebbiamento”
11. Pronuncia la sillaba OM--il raggio impatta contro la nebbia. Lascia che l'annebbiamento venga penetrato ed assorbito dal fascio di luce, dissolvendolo lentamente (Come il sole del mattino dissipa la nebbia, e si asciuga in su, o il vento soffia via le nuvole--e credi che è cosi!) Spostare il proiettore/faro a tutti gli angoli oscuri/nascosti del piano astrale. Riempiere il piano astrale con la luce. Senti il afflusso del raggio dell'anima atravesso la mente, la voluntà spirituale che distrugge la nebbia e una nuova energia/realtà che entra sul raggio. Continua a disintegrare l'annebbiamento finche' lo ritieni necessario. (minimo 5-10 minuti).
12. Chiudi il raggio di luce e rimani sul piano della mente.
Preghiera Grande Invocazione:
Dal punto di Luce entro la Mente di Dio
Affluisca Luce nelle menti degli uomini.
Scenda Luce sulla Terra.

Dal punto di Amore entro il Cuore di Dio
Affluisca amore nei cuori degli uomini.
Possa Cristo tornare sulla Terra.

Dal centro ove il Volere di Dio è conosciuto
Il proposito guidi i piccoli voleri degli uomini;
Il proposito che i Maestri conoscono e servono.

Dal centro che vien detto il genere umano
Si svolga il Piano di Amore e di Luce.
E possa sbarrare la porta dietro cui il male risiede.
Che Luce, Amore e Potere ristabiliscano il Piano sulla Terra.


Reapri gli occhi, buon lavoro!

Come svilupare spiritualmente con questa sistema?

L'ILLUSIONE E QUALE PROBLEMA MONDIALE
CHIARIMENTI PRELIMINARI

Coloro che s’impegnano nel lavoro spirituale hanno un dovere da compiere, cioè quello di sviluppare l’intuizione; in tal modo, l’anima riuscirà a dominare la personalità, permettendo di giungere alla comprensione psicologica del prossimo ed all’illuminazione spirituale.

Definizione dell’intuito:
L’intuizione è una prerogativa dell’anima e si manifesta quando essa si protende verso la parte divina della persona e verso la personalità integrata, che ha stabilito cioè un armonico equilibrio tra le sue componenti fisiche, emotive e razionali. Allora, il senso di separazione scompare, ci s’identifica con tutti gli esseri, si prova la vera compassione, si scorge il germe divino latente in ogni essere, mentre il senso di superiorità e di separazione recede. L’intuizione, dunque, produce tre effetti: l’illuminazione o identificazione con la Mente universale; la comprensione o capacità di amare tutte le creature, il distacco personale; l’Amore, che esclude ogni barriera, critica, separazione.

Il Metodo per risvegliare l’intuizione.
Uno dei metodi più efficaci consiste nell’ interpretazione dei simboli, scoprendo la realtà nascosta dietro le forme sensibili. Meditando su di essi, si ponga attenzione alle sensazioni che affiorano alla coscienza; in tal modo, si arriva a comprenderne il proposito. Se ne osservi dapprima la forma, ricollegandola alle proprie conoscenze exoteriche; si noti poi l’effetto emotivo che essi suscitano ed infine, coltane la qualità fondamentale, la si trasporti a livello mentale. L’intuito ha il potere di dissolvere l’illusione che annebbia la stragrande maggioranza del genere umano; pertanto, coloro che sono liberi dal grande inganno possono aiutare chi ne è ancora vittima. Si consiglia di esercitarsi con maggior impegno nel periodo del plenilunio, quando le energie positive sono più attive, e di agire in gruppo, per accrescere l’effetto che si vuole ottenere. Il problema dell’illusione deriva dall’aspetto mentale dominante nelle anime incarnate; esso può sfociare nell’annebbiamento astrale, se viene potenziato dal desiderio; se poi viene intaccato il livello eterico, si parla di maya. Nel momento in cui il cervello riconosce che l’illusione, l’annebbiamento e la maya debbano essere superati, ha inizio lo scontro con l'anima. Attraverso la meditazione ed il predominio della mente, si può dunque liberare il mondo dall’illusione.

PARTE PRIMA
NATURA DELL’ILLUSIONE
Un aforisma della Saggezza Eterna recita: ”La mente è la grande distruttrice del Reale. Distrugga il discepolo la distruttrice". Occorre dunque liberarsi dalle illusioni prodotte dalla mente, se non si vuole incorrere in malattie mentali, in monoideismi ed in atteggiamenti fanatici. Chi è prevalentemente mentale soggiace all’illusione collettiva che comporta l’accettazione di idee errate e la loro difesa ad oltranza, creando separatismi, odi, incomprensioni. E’ per questo che urge rinnovare il pensiero umano tramite degli interpreti che siano validi mediatori di idee luminose e non semplici medium di negatività. Del resto, gli emotivi sono vittime dell’annebbiamento mondiale; ingannati dalle apparenze, sono incapaci di percepire ciò che si cela dietro il velo di maya. Il discepolo deve imparare a pensare con chiarezza, ad acquisire stabilità ed equilibrio, sorvegliandosi nella vita quotidiana, così da schiarire l’astrale e liberare la mente. Per far ciò, occorre avere una piena conoscenza di sé, trasferendo la propria coscienza nell’essere spirituale e non focalizzandola sugli aspetti inferiori della personalità. In tal modo, si diventa canali per l’energia dell’anima; se questo contatto diviene stabile, il successo è assicurato.Operando in modo corretto, si arriva a distinguere l’energia della Vita da quella dell’anima e ad individuare quali siano le forze che muovono il mondo fenomenico. Il loro uso e controllo devono essere attuati in piena consapevolezza, trasferendo tali esperienze a livello cerebrale; solo così le si può dominare, avviandosi a divenire un Maestro.Allineando le componenti della nostra personalità con la luce dell’anima, si risveglia l’intuizione, mentre le energie divine illuminano il piano astrale e stimolano all’azione positiva. Un chiarimento è d’obbligo: liberarsi da idee preconcette e da condizionamenti emotivi non vuol dire abbandonarsi alla sfrenatezza ed alla licenza; un conto è liberarsi dalla personalità e dall’autorità altrui, un altro è riconoscere la guida dell’anima ed assoggettarsi alla Legge del Servizio. Non si può derogare da ciò; altrimenti, si rischia di perdersi nel labirinto di una vita caotica, priva di un centro e di uno scopo. A questo punto, però, si può restare affascinati dall’illusione del potere; è una trappola che cattura molti di coloro che hanno intrapreso la via interiore. Da essa ci si libera coltivando l’umiltà, consapevoli di essere un semplice canale per l’amore e la luce che discendono dall’alto, evitando di sopravvalutare se stessi. Il rimedio è quello indicato dal Raja Yoga: tenere salda la mente nella luce dell’anima, discostandosi dalla personalità che vuol essere gratificata. Ovviamente il processo si attua per gradi, ma occorre compiere un primo passo per uscire dall’annebbiamento individuale e di gruppo, se si vuole divenire strumenti atti a dissolvere quello globale.Il mondo intero è come avvolto in un gigantesco banco di nebbia dovuto al retaggio del passato, a caratteristiche psicologiche individuali e collettive che si trasmettono nei secoli.I più comuni annebbiamenti che schiavizzano il genere umano sono quello della materialità e dell’interesse per il denaro; quello del sentimento, che non sa amare senza nulla chiedere; quello della devozione, che porta a legarsi in modo esclusivo ad una causa, ad un credo, ad un istruttore; quello delle coppie di opposti, che costringe ad oscillare tra gioia e depressione; quello delle nebbie del sentiero, che invita a proclamare la verità per scopi materiali e personali.Tutto ciò si supera agevolmente, imparando a ritrarre la mente dal mondo personale, dirigendola verso l’anima e lasciandosi guidare dalla sua luce. Solo così è possibile superare la tendenza alla critica, alla separatività, all’orgoglio. Grazie all’intuito, l’iniziato si isola dall’illusione, dal mondo delle forme, dall’attrazione della personalità, giungendo a percepire distintamente la realtà sottesa all’apparenza. Così la Luce e l’Amore pervadono tutto il suo essere, liberandolo per sempre dall’errore. Se l’illusione coinvolge il livello eterico, si è dominati dalla maya e si è come sospinti da forze incontrollate, da impulsi ciechi emananti dal prana e dalla forza celata nella materia stessa. Si è in balìa di forze collettive, latenti nella natura animale; tali correnti di forza cercano di manifestarsi tramite i sette centri, finché la personalità resta dissociata dall’anima.Quando però ci si orienta verso l’alto, inizia il conflitto con l’aspetto inferiore; in questa fase, si tende a dare importanza a discipline fisiche quali l’astinenza, il vegetarianesimo, l’igiene.Infine, se l’illusione giunge ad intaccare i livelli mentali superiori, si immagina di dover sostenere un pauroso confronto con gli annabiamenti, che non è altro però che il complesso delle forze inferiori, espressione della personalità non illuminata, non allineata con l’anima. Il tanto temuto annebiameni, immaginato come un mostro tricefalo che ci sbarra il cammino, è il simbolo delle forze fisiche, psichiche e mentali che noi stessi abbiamo alimentato con azioni, emozioni e pensieri errati, prima di cooperare con l’Ego all’attuazione del Piano divino che la Gerarchia conosce e sostiene. Il annabiamento astrale non è una creatura infernale totalmente scissa dall’aspetto divino, ma ne rappresenta l’appendice più periferica, più cristallizzata e densa, che deve subordinarsi alla dimensione immediatamente superiore, cioè all’energia dell’anima, infusa di luce divina. E’ così che l’Anima ed il annebiamento astrale dovranno prima o poi necessariamente confrontarsi ed entrare in conflitto. Tale scontro è da intendersi come un passaggio obbligato, una fase prevista nel percorso evolutivo, un ritorno cosciente all’Origine luminosa da cui tutto proviene.

PARTE SECONDA
CAUSE DELL’ILLUSIONE
1. SVILUPPO COLLETTIVO E INDIVIDUALE DELL’ILLUSIONE
La causa dell’illusione va attribuita al senso di dualità; la stragrande maggioranza degli esseri umani si identifica con il corpo e non con il sé; così facendo, però, la coscienza si trasferisce in un mondo fenomenico che viene ritenuto l’unica realtà esistente.Per uscire dal grande inganno, occorre compiere un percorso opposto; cioè, operare un processo di unificazione, come insegna il Raja Yoga, che usa la mente quale strumento liberatorio, e come viene realizzato da chi consegue la terza iniziazione, grazie allo sviluppo dell’intuizione.Solo con la quarta iniziazione, però, la crisi di dualità è definitivamente superata, perché solamente ora l’aspetto inferiore dell’anima si unisce a quello superiore.Il cammino è stato compiuto da chi si è risvegliato dallo stato di sonno in cui giace la maggioranza, ma la meta verrà gradualmente raggiunta da un numero sempre più cospicuo di persone e ciò permetterà di ritrovare la via verso la Luce.
2. LE CAUSE DELL’ILLUSIONE
Molte di esse sono remote, cioè inerenti alla stessa sostanza planetaria che deriva da un precedente universo e, pertanto, è ancora gravida degli effetti trasmessi dalla precedente manifestazione. Del resto, lo stesso Logos planetario è in evoluzione e pertanto incapace di esprimere in maniera compiuta l’energia divina.Inoltre, l’umanità stessa, milioni di anni orsono, all’epoca della Lemuria, ha creato quegli stati di coscienza illusori che si definiscono col termine di “mondo astrale”; i Maestri, però, hanno indicato la via della liberazione con tecniche ben precise, che si basano sul controllo che la mente può esercitare sul corpo astrale.Si noti che la natura dell’illusione varia da individuo ad individuo, perché è determinata dal raggio che caratterizza il singolo; pertanto, individuare quale sia il proprio raggio è basilare per iniziare a liberarsi da questi condizionamenti. I Maestri dicono che la psicologia del futuro sarà in grado d’individuare il raggio della personalità e dell’anima di ciascuno, permettendo d’intervenire con estrema precisione dove è necessario. Ciò premesso, si può accennare ad una tecnica di meditazione in grado di dissolvere l’illusione e le sue cause. Dunque, i Maestri insegnano che la luce è la caratteristica dell’anima, mentre la qualità del piano astrale è l’annebbiamento; quindi, la luce dell’anima deve dissolvere le nebbie dell’illusione che impediscono il risveglio dell’umanità. Il rapporto tra l’anima ed il piano astrale può stabilirsi con la meditazione, spostando la coscienza sul plesso solare, dove di concentra l’emotività individuale. Quando la luce dell’anima, visualizzata come un faro capace di dissolvere una fitta nebbia, avrà illuminato per qualche minuto quelle regioni, deve trasferirsi al centro del cuore, collocato tra le scapole, e lì sostare stabilmente, immaginandola come un sole radiante. Dal cuore, poi, un fascio di luce bianca si diriga sulla nebbia astrale, per cinque intensi minuti, sostenuto da una precisa volontà e da un forte desiderio di riuscire nell’impresa. In tal modo, le forze fisiche, astrali e mentali che determinano un atteggiamento separativo e che alimentano la personalità verranno gradualmente indebolite e poi annichilite, perché le forze dei centri inferiori verranno trasferite a quelli superiori, collocati sopra il diaframma, dove giunge la luce dell’anima. E’ per questo che i Maestri consigliano di mantenere la coscienza nella testa e nel cuore, per evitare che la personalità ci domini.Tenendo la mente salda nella luce, la natura inferiore verrà piegata ed infine trascesa. Solo allora saremo in grado di vedere le cose da una giusta prospettiva e la nostra vita assumerà un andamento diverso, finché la fratellanza ed il rispetto per tutte le creature diverranno un habitus e non più solo un’aspirazione od un’astratta regola morale di difficile applicazione pratica.
PARTE TERZA
LA FINE DELL’ILLUSIONE
Liberare il mondo dall’illusione che l’imprigiona non è impresa impossibile. Infatti, uno stuolo sempre più numeroso di aspiranti, di discepoli e di iniziati, guidato ed ispirato dalla Gerarchia, la Fratellanza Bianca che da sempre veglia sui destini dell’umanità, si muove in questa direzione. Si sappia, dunque, che il Piano divino non può fallire; esso è stato concepito appositamente per liberare l’umanità dal grande inganno che l’imprigiona da milioni di anni, praticamente da quando la mente si è risvegliata nell’individuo che ne era privo. E’ vero, quindi, che la mente è responsabile di questa illusione collettiva che impedisce di cogliere la realtà ultima delle cose, ma è pur vero che si è trattato di una tappa obbligata, poiché la stessa razionalità ha permesso quel processo di individualizzazione che ha consentito all’essere umano di agire responsabilmente nella dimensione fisica. Tuttavia, questo stadio va trasceso; il cammino evolutivo prevede, infatti, un graduale e consapevole ritorno all’Origine, attraverso il risveglio di tre energie spirituali che guideranno l’umanità in un’èra di comprensione più vasta: l’intuizione, l’illuminazione, l’ispirazione. In questo compito si sono cimentati sia il Buddha che il Cristo. Il primo ha compiuto uno sforzo planetario per dissipare l’annebbiamento generale, dimostrando come la sofferenza derivi dal desiderio e come questo implichi una visione dualistica delle cose, che non può mai approdare alla beatitudine, data solo dall’illuminazione che permette di avvertire l’ unità con il Tutto. Il secondo si è impegnato a dissolvere l’illusione tramite l’energia del Volere attrattivo divino, che opera attraverso l’Amore sui cuori degli uomini, distogliendoli dall’illusione della separatività. Gli insegnamenti di questi due Avatar preludono ad una terza rivelazione, ormai prossima, che vedrà congiunte le energie del Buddha e del Cristo, con effetti dirompenti sia sull’annebbiamento che sull’illusione ancora prevalenti. Infatti, dapprima si procederà all’illuminazione del piano astrale e poi all’irradiazione del piano mentale; infine, si procederà alla graduale rivelazione di nuove verità che, senza questa rivoluzione nelle coscienze, non avrebbero potuto nemmeno essere comprese. Uomini e donne di cuore e mente aperti, liberi da preconcetti, da fanatismo e non più legati a vecchie ideologie collaboreranno alla realizzazione di questa impresa titanica, fino ad una data fatidica: quella del 2025, anno in cui il mondo comincerà ad orientarsi verso valori diversi rispetto agli attuali. Il processo, quindi, non sarà immediato; conoscerà fasi alterne e travagliate, ma il successo finale è indubitabile. Si è iniziato con l’educazione dell’individuo, per giungere a quella del gruppo, dell’organizzazione, della nazione, fino a comprendere l’intera umanità. I metodi da usare sono diversi. Esiste il metodo della Presenza, in cui l’anima assume il controllo di una personalità precedentemente integrata, sviluppando l’intuito che permette di avvertire la realtà dell’Anima, di quella presenza divina fino ad allora invisibile e silenziosa, capace d’immettere il discepolo nel mondo delle idee divine e prepararlo alla terza iniziazione. E’ la via dell’Agni Yoga o Yoga del Fuoco. C’è poi il metodo della Luce, con cui la mente illuminata assume il controllo del corpo astrale o delle emozioni. E’ il cammino indicato dal Raja Yoga. Infine, esiste il metodo dell’Indifferenza, grazie al quale si elimina maya; ormai insensibili al richiamo della materia, perché le energie del corpo eterico non ne sono succubi, ci si apre all’ispirazione. E’ il sentiero indicato dal Karma Yoga. Vediamo ora di illustrare nel dettaglio tali metodi.

1. METODO DELLA PRESENZA
Col passare del tempo, la coscienza umana si è progressivamente ampliata. Per un normale processo evolutivo, la mente è stata in grado di percepire non solo il mondo fenomenico, ma anche la saggezza trasmessa dall’anima attraverso rivelazioni sempre più complete. Ora, l’impressione sulle menti umane di idee, piani e propositi atti ad accelerarne lo sviluppo è frutto di intuizione; pertanto, l’umanità si avvia a conquistare stati di coscienza a torto considerati supernormali, che in effetti rientrano nella norma. Pertanto, l’individuo prima polarizzato esclusivamente sul mondo fenomenico è destinato a focalizzare la sua attenzione su una realtà più vera: dal mondo del divenire a quello dell’essere. Tuttavia, in tale processo interferisce la mente inferiore o razionale, la diretta responsabile dell’illusione, che può definirsi un’errata percezione del vero; se poi questa distorsione scende a livello del sentimento, si produce l’annebbiamento astrale. Sono gli uomini di pensiero ad intendere in modo errato quanto viene rivelato; essi trasmettono alle masse le loro percezioni, contribuendo a creare dogmi e cristallizzazioni di una verità relativa. Ecco come una rivelazione può soccombere alla generale illusione, perdersi nella nebbia astrale e fossilizzarsi in una dottrina a torto giudicata eterna ed immodificabile, pena l’incorrere negli anatemi e nelle scomuniche delle autorità che se ne sono fatte interpreti. Nonostante ciò, l’umanità è aiutata da Guide amorevoli ad uscire dal pantano del dogmatismo e delle affermazioni assolute. Infatti, se le rivelazioni primarie provenienti dal centro occulto di Shamballa sono state distorte dall’intendimento umano, vengono donati dalla Gerarchia insegnamenti secondari, atti a correggere l’errore. Questo è il caso, tanto per fare un esempio, de “La Dottrina Segreta” donata al mondo dai Maestri orientali attraverso il prezioso strumento incarnato dalla Blavatsky proprio per correggere le convinzioni profondamente radicate all’epoca: il materialismo positivistico da un lato ed il dogmatismo clericale dall’altro. Quest’opera monumentale ebbe il merito d’inferire dei veri e propri colpi di maglio ad una conoscenza che rischiava davvero d’isterilirsi e di spegnersi nell’immobilismo più totale; però, anch’essa venne recepita come una verità assoluta, non più suscettibile di cambiamenti, da parte di sostenitori fanatici e ciò, come si è visto, è profondamente errato. Gli stessi Maestri, autori dell’opera, infatti, accennano più volte all’incompletezza ed alla provvisorietà delle loro rivelazioni. Oggi più che mai, dunque, è necessaria l’instaurazione di una chiesa spirituale ed interiore che si avvalga dei contributi della scienza più avanzata, la quale del resto sta inverando i contenuti delle rivelazioni trasmesse al mondo dal Centro “ove il volere di Dio è conosciuto”. Infatti, è proprio dalla scienza più che dalla religione, cristallizzatasi in teologie contrapposte, che oggi è giunta al mondo la definizione della sostanza come una forma di energia. Lo ha provato Einstein con la sua equazione E = mc2, per cui l’energia equivale alla massa per la velocità della luce al quadrato, e la scissione dell’atomo che ha sprigionato l’energia contenuta nella materia e la luce che ne è la manifestazione visibile. La scienza ha mostrato il rapporto esistente tra energia e forza, tra forma e vita, tra uomo e divinità; essa ha scoperto il segreto della trasformazione, cosicché le rivelazioni scientifiche hanno mostrato di possedere la stessa valenza di quelle religiose, sebbene ambedue vengano prostituite agli interessi umani. Il mondo attende una nuova rivelazione, ormai prossima, che sarà adeguata al livello di comprensione raggiunto dall’umanità presente. La nuova verità trasmessa al genere umano, tenendo conto dell’evoluzione intercorsa nel frattempo, manterrà più a lungo inalterato il suo carattere originario e verrà inevitabilmente preceduta da eventi “catastrofici” in grado di cambiare il modo di vivere e di pensare attuale. Non è detto, però, che l’evento debba essere necessariamente vissuto in modo doloroso; è vero che il vecchio mondo è destinato a morire, ma può trattarsi anche di un allineamento spontaneo verso valori più autentici, favorito dalla maturazione di menti illuminate.
2. IL METODO DELLA LUCE
Quando si è in grado di trovare il centro luminoso al nostro interno, si diventa coscienti della luce nascosta entro le forme e gli atomi. Il principiante cercherà di sradicare l’annebbiamento che lo avvolge, usando la luce della mente.Il discepolo invece farà ricorso alla luce dell’anima, mentre l’iniziato si servirà di quella prodotta dall’intuizione. Queste distinzioni però. in fondo, non esistono, perché tali stadi in realtà sono interconnessi ed interscambiabili. Infatti, se i cinque sensi ci procurano la conoscenza del mondo fisico, la sensibilità psichica ci apre le porte del mondo astrale, mentre la mente ci fornisce una percezione intellettuale; tutti questi, però, non sono altro che vari aspetti della luce della conoscenza proveniente dall’anima che in tal modo informa il suo triplice involucro: fisico, emotivo e mentale. La luce interiore è simile quella di un faro rivolto verso il mondo illusorio; dobbiamo identificarci con questa luce; in effetti, ogni atomo del nostro corpo contiene un punto di luce e l’anima stessa è radiante. Il buon esito dell’operazione è assicurato da una meditazione costante e dalla capacità del singolo di tenere la propria mente salda nella luce.All’inizio, si coglieranno lampi d’intuizione, ma si continuerà ad oscillare tra l’anima e la personalità ancora vittima dell’illusione; col tempo, però, si raggiungerà un equilibrio e si comprenderà come dirigere il fascio di luce dell’anima sull’annebbiamento astrale più evidente, fino a dissolverlo, rendendosi conto della sua inconsistenza, poiché non è altro che una fantasmagorica creazione di millenari desideri umani.
3. METODO DELL’INDIFFERENZA
In genere, ci s’identifica con la forma apparente, cioè con il corpo fisico, con le proprie emozioni o con la facoltà raziocinante, perché questi sono i mezzi con cui si opera normalmente; è l’anima stessa ad aver creato questa triplice manifestazione nei tre mondi della vita umana, per poter agire nella dimensione terrena. Ora, se ci s’identifica con la manifestazione transitoria ed esterna, si cade sotto l’influsso di maya.Si sappia, però, che il Logos planetario, creatore di tutte le forme, non è identificato con maya, anche se l’ha creata per uno scopo temporaneo: quello di sviluppare al suo interno coscienze sempre più evolute, che alla fine saranno capaci di uscire volontariamente dall’illusione. Quindi, se il microcosmo è sintonizzato sulla lunghezza d’onda di uno stato allucinatorio, il macrocosmo è del tutto indifferente a tale inganno. Pertanto, se la forma non è altro che illusione temporanea, bisogna imparare a trascurarla e trascenderla, usando l’energia dell’anima per dirigere le forze che agiscono sui piani inferiori, comprendendo altresì che la sfera della coscienza sensibile è altra cosa rispetto al Pensatore, all’Osservatore che vive in una dimensione superiore. Il discepolo, quindi, impari ad identificarsi con il vero Io e non con i suoi involucri, sappia riprodurre in sé la divina indifferenza e prendere coscienza del Piano elaborato dalla Mente Universale che dimora in tutte le forme e le vitalizza, finché non decide di ritirarsi dalla manifestazione cosmica destinata a dissolversi, nel momento in cui viene privata del sostegno del Pensiero e della Volontà del suo Creatore. Ciò che avviene a livello macrocosmico può essere riprodotto in quello microcosmico, perché in ognuno di noi esiste una parte divina che può controllare l’illusione che la circonda e dissociarsi da essa. Pertanto, si dovrebbe cominciare a vedere il corpo fisico denso come un automa che obbedisce a forze ed energie che lo muovono a piacimento. Non solo questo, però; si deve anche capire quale influsso sia predominante: quello dei desideri fisici che fluisce dal centro sacrale, quello dei desideri emotivi localizzato nel plesso solare, quello della mente che soggiace al pensiero, o quello dell’anima? Ed inoltre: si subisce il fascino delle idee altrui o si è capaci d’intuire in cosa consista il proposito della Gerarchia spirituale, che guida il pianeta verso più luminosi destini? Quindi, bisogna accertare il livello del proprio centro d’identificazione, prima d’intraprendere qualsiasi azione e poi operare guidati dalla luce dell’anima, che ci condurrà infallibilmente alla meta: la liberazione definitiva dalla schiavitù dell’illusione. A tal fine, sarà anche necessario conoscere quale sia il raggio della propria anima, della personalità, dell’apparato mentale ed emotivo, del fisico, delle forze ed energie astrologiche. Si può dire che la tecnica da usare per liberarsi dai condizionamenti deve rispondere a due requisiti fondamentali: non cercare di ottenere poteri da usare in senso egoistico e servirsi delle energie emananti dai centri superiori, collocati nella testa: quello tra le sopracciglia o quello posto alla sommità del cranio. Solo a queste condizioni si può praticare la meditazione senza incorrere in rischi e pericoli gravi, quali turbe psichiche o danni fisici.Gli esercizi di respirazione, di visualizzazione, il canto della sacra sillaba OM devono essere eseguiti, dirigendo le energie dai centri superiori a quelli inferiori collocati al di sotto del diaframma, portando la luce dell’anima in quelle zone oscure o nebbiose. Altrimenti, si rischia di potenziare quanto si vuole correggere o eliminare, ottenendo l’effetto contrario rispetto a quello che ci si era proposti. Allineando la propria personalità con l’anima e lasciandoci guidare dalla sua luce, non si può fallire nel proposito e non si corrono pericoli di sorta. Seguendo puntualmente tali istruzioni, si otterrà uno sviluppo armonioso ed equilibrato, forse in tempi non rapidi, ma certamente capace di provocare un risveglio non prematuro dei centri; il che spesso ha conseguenze catastrofiche. Solo così la nostra attenzione si sposterà dal mondo dell’illusione al regno dell’anima e la coscienza vedrà schiudersi dinanzi orizzonti sconosciuti sempre più vasti. Il Metodo dell’Indifferenza, dunque, consiste nell’assumere un atteggiamento neutrale verso tutto ciò che non è il Sé, rifiutando d’identificarsi con qualsiasi cosa che non sia la realtà spirituale. Il discepolo deve arrivare a sentirsi uno con il Sé, proiettando l’energia dell’anima al corpo eterico, dove sono collocati i sette centri (chackras) che a torto molte scuole, soprattutto occidentali, immaginano allineati lungo la spina dorsale, nel fisico.

PARTE QUARTA
METODO DELLA FUSIONE
Quest’ultimo argomento - a detta del Tibetano - supera la capacità di comprensione del comune discepolo; pertanto, vi si accenna fuggevolmente. Se quanto detto in precedenza è stato compreso, se le istruzioni fornite sono state eseguite correttamente, a questo punto la luce minore della personalità (anch’essa espressione divina, non lo si dimentichi, anche se provvisoria) sta per essere assorbita da quella maggiore dell’Anima. dell’anima radiante di luce divina. Pertanto, il annabiamento astrale scompare nell’aura radiosa dell’anima. Ciò avviene simbolicamente nel firmamento, quando la costellazione della Vergine scompare alla vista, come se fosse dissolta dalla luminosità del sole. La religione cattolica, usando un linguaggio exoterico, parla di “Assunzione della Vergine”; in realtà, la Vergine adombra la forma materiale, la personalità e l’insieme delle sue componenti, definite dagli occultisti col termine di annebiametno astrale. Quindi, il Sole, cioè la forma spirituale, l’anima che dir si voglia, assorbe in sé la forma esteriore. Il discepolo, in questo stadio, è paragonato alla Terra; egli è l’uomo che aspira a compiere su sé stesso il processo della trasumanazione, del superamento dello stato umano. I Maestri dicono che la personalità non viene distrutta; essa permane, ma viene avvolta e compenetrata dalla luce dell’Anima. Avviene così una fusione di luci, per cui la più potente avvolge la minore. Sia chiaro, però, che i due aspetti dell’uomo si possono incontrare e fondersi armonicamente tra loro solo quando l’illusione non governa più la mente, quando l’annebbiamento non ha più presa su di noi, quando le forze di maya non ci imprigionano col loro gioco di specchi.Un’ultima considerazione, ma d’importanza fondamentale: al momento della fusione, il discepolo non assume un atteggiamento passivo, come trascinato da forze superiori ed incontrollabili.Tutt’altro: egli resta vigile, attivo e consapevolmente dà inizio al processo. Non è l’Anima o il annebiamento astrale ad assumere l’iniziativa per operare questa trasformazione. Il discepolo deve far uso della sua volontà e tuffarsi consapevolmente nella luce divina. Il risultato di quest’azione sarà la scomparsa del sé personale che lentamente si annulla di fronte ad un’energia più intensa che lo sovrasta. Tuttavia, la coscienza permane, perché immortale e di essenza divina. Essa diverrà più ampia e supererà l’erronea percezione della dualità, della separazione, della distinzione illusoria tra materia e spirito. Ugualmente, le categorie di tempo e spazio non avranno più ragion d’essere e ci si sentirà armonicamente fusi con il Tutto.